Nazionale

Cooperazione internazionale Uisp: missione in Libano

A Beirut per pianificare gli interventi del 2014. Da Vivicittà alle Palestiniadi, al disagio mentale. Interviene M. Tossini
Dal 10 al 13 febbraio una delegazione Uisp si è recata a Beirut per effettuare alcuni incontri, tesi a pianificare l’attività in Libano per il 2014. Massimo Tossini, grandi iniziative Uisp, e Maria Pina Casula, presidente Uisp Sassari, hanno avuto una serie di incontri presso l’Ufficio della Cooperazione dell’ambasciata italiana a Beirut, per organizzare le attività. Uno degli incontri è stato sui prossimi passi del progetto Sportivamente, che coinvolge il Centro di salute mentale di Al Fanar e l’associazione Kanafani che si occupa di minori con disagio mentale. “Abbiamo incontrato i responsabili delle due realtà – racconta Massimo Tossini - con i quali abbiamo discusso sul proseguimento del percorso formativo iniziato lo scorso anno grazie al finanziamento della Cooperazione italiana, e che si è concluso a giugno 2013 con un quadrangolare di calcio a cui ha preso parte una squadra formata da ospiti delle due strutture. Nel 2014 proseguiremo con un nuovo ciclo formativo su altre attività sportive oltre il calcio, come walking, ginnastica e basket, cercando di realizzare un evento che coinvolga anche gli esterni. Con l’associazione Kanafani procederemo su un percorso specifico rivolto all’integrazione dei bambini con disabilità nei contesti sociali. L’attività formativa, che riprenderà già ad aprile, si svolge nell’ambito di un finanziamento della regione Sardegna al comitato regionale Uisp, che gestirà il progetto attraverso suoi formatori”.

Un altro ambito di intervento è quello legato a Vivicittà e Palestiniadi: “È stata riconfermata l’importanza delle due iniziative nei processi di distensione in atto nel Libano, perchè coinvolgono in attività comuni bambini libanesi e palestinesi – continua Massimo Tossini - Le iniziative sono state confermate anche per quest’anno, con una probabile programmazione per il biennio successivo, e si svolgeranno in un periodo successivo a Vivicittà. C’è anche la possibilità, se la condizione interna lo permetterà, che si aggiunga una terza sede, Tripoli la seconda città del Libano, oltre a Baalbeck e Saida. Sempre nell’ambito di Vivicittà ci siamo recati nella sede di UNRWA (Agenzia delle Nazioni Unite che assiste i profughi palestinesi nel vicino oriente) per pianificare l'intervento del prossimo biennio, grazie alla raccolta fondi dedicata all'iniziativa. In particolare, la formazione di istruttori su pallavolo e ginnastica e la fornitura di materiale sportivo per allestire spazi in cui praticare le due discipline. Saranno coinvolte sei scuole dei dodici campi profughi palestinesi del Libano nel 2014 e altre sei nel 2015. Queste attività coinvolgeranno anche i bambini profughi siriani, lavoreremo nei "gatherings", raggruppamenti informali che si sono creati con
il tempo spontaneamente indipendentemente dalla crisi siriana, che molto spesso sorgono accanto ai campi palestinesi”.

Tossini e Casula hanno, inoltre, incontrato il responsabile del progetto Mosaic, con cui la Uisp ha collaborato nel giugno scorso per un programma di formazione seguito da Fabrizio De Meo e Gaia Fiorini: “Ci hanno ribadito il successo dell’intervento Uisp – spiega Tossini - e la programmazione per giugno di tre feste finali nelle tre municipalità che hanno partecipato alla formazione, e in cui si sono svolte le attività con i bambini grazie agli operatori formati. Per questi eventi finali è stato richiesto il supporto Uisp, per affiancare gli operatori nell’organizzazione dell’evento”.

L’ultima tappa del lungo giro di appuntamenti della delegazione Uisp è stato il campo profughi di Shatila, proprio nel giorno in cui sono state intercettate dall’esercito libanese due autobombe: “Abbiamo incontrato un’associazione che opera nei campi profughi che ha richiesto la nostra collaborazione per realizzare dei corsi di formazione sul basket – conclude Massimo Tossini - Questi corsi verranno organizzati dalla Lega pallacanestro Uisp, attraverso una raccolta fondi legata a Summerbasket. La formazione prenderà il via dopo l’estate e si prevede la partecipazione di circa venti istruttori, sia del campo di Shatila che di altri campi della zona di Beirut cercando di coinvolgere nel corso anche operatori libanesi”. (E.F.)